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Channel: Mario Luigi Pallaoro, Autore presso Clinica Pallaoro
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Michelle Pfeiffer – Chirurgia estetica Vip

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Michelle Pfeiffer - Rinoplastica

Michelle Pfeiffer si sottopone ad una rinoplastica all’inizio della sua spettacolare carriera. Il risultato – a nostro parere – non è dei migliori in quanto ha reso il naso stretto e pinzato. Michelle Pfeiffer dicono si sia sottoposta anche ad altri interventi di medicina estetica come le infiltrazioni di acido ialuronico e di botulino per modellare le labbra e correggere le rughe.


Mastoplastica additiva Demi Moore

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La famosa star di Hollywood ha una bellezza “evegreen” sopratutto nella seconda foto sfoggia un decollettè cresciuto come il suo successo. L’intervento indagato è la mastoplastica additiva.

Chirurgia Estetica VIP - Demi Moore seno

Rinoplastica Tom Cruise – Chirurgia estetica Vip

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Il divo è come il vino. Negli anni è proprio migliorato….o sarà merito del bisturi? Ci viene il sospetto (e anche un po’ di più) che il nasino sia stato ritoccato da una ben riuscita rinoplastica.

TOM CRUISE - CHIRURGIA ESTETICA NASO - RINOPLASTICA    TOM CRUISE - CHIRURGIA ESTETICA NASO - RINOPLASTICA

Madonna – Chirurgia estetica Vip

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La più famosa popstar del mondo ci ha già abituati a continui cambiamenti di look e stile. Di fatto adesso sembra che abbia “profondi” cambiamenti da far apprezzare al suo pubblico.

Chirurgia Estetica VIP - Madonna lifting viso

Naomi Campbell: Rinoplastica Vip

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Naomi Campbell - RinoplasticaNaomi Campbell è stata oggetto di voci non confermate che sostengono si sia sottoposta allarinoplastica e alla liposuzione . La Campbell nega assolutamente di aver mai optato per la chirurgia plastica, e lei giura che non andrà sotto i ferri a meno che non è stata sfigurata in un incidente.

Naomi Campbell attribuisce la sua bellezza ai geni naturalmente buoni e dichiara semplicemente che lei mangia sano, rimane sobrio ed esercizi per mantenersi in forma. Fonti ben informate credono invece che la Campbell abbia fatto una rinoplastica.

rinoplastica migliorare

Julia Roberts – Chirurgia estetica Vip

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La stella di Hollywood non ha mai ufficialmente ammesso di essersi sottoposta alla chirurgia plastica. Effettivamente la bellezza della Roberts è splendidamente naturale.

Alcune voci di corridoio sostengono che l’attrice si sia sottoposta ad una liposuzione effetto palestra ed altre invece dicono che il seno è aumentato.

rinoplastica migliorare

Rinoplastica Halle Berry

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Halle Berry - rinoplastica VIPÈ stata considerata l’esempio di rinoplastica più bella e ben eseguita tra lo star system. Il nuovo naso di Halle Berry sembra infatti costruito sul suo viso: delicato, sottile, grazioso, proprio come i lineamenti della bella attrice.

Ciò che stupisce è che lei ha fermamente negato per diverso tempo di essere ricorsa alla chirurgia estetica. E un dubbio quindi resta anche sull’originalità del suo splendido seno…

Halle Berry foto prima dopo la chirurgia estetica - rinoplastica

Jennifer Grey

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Jennifer Grey - Chirurgia estetica VipJennifer Grey è l’attrice diventata famosa con il film Dirty Dancing. La rinoplastica mediocre alla quale la stessa si è sottoposta ha modificato completamente l’aspetto del volto. Alcune voci suggeriscono che la Grey si sia sottoposta addiritura a più di un lifting del viso per cercare di fermare le lancette dell’ orologio.

In un’ intervista televisiva Jennifer Grey ha ammesso che l’intervento di chirurgia estetica al naso è stato il peggiore errore che lei abbia mai commesso. Di fatto l’ha reso irriconoscibile rispetto all’immagine famosa.


Rinoplastica Lady Gaga – Chirurgia estetica Vip

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Tyra Banks: MaLady Gaga: Chirurgia estetica

E qualcuno dice che la chirurgia estetica non aiuta. Confrontare queste due foto invece ci aiuta a capire come questa branca della medicina sia davvero efficace nel modellare e correggere inestetismi di vario tipo rendendo l’immagine finale molto più piacevole ed armonica.

Dal confronto di queste due foto si deve prendere atto che ci sono stati almeno due grandi miglioramenti.

Lady Gaga ha ceduto alle tentazioni della rinoplastica? Sembra proprio di si! Il naso della foto di destra è lineare ed armonico con il resto del viso mentre l’altro assolutamente no! Se di rinoplastica si tratta, bisogna riconoscere che il chirurgo estetico che l’ha operata sapeva il fatto suo.

Un altro evidente miglioramente è da rilevare nella bocca. Nel passato il labbro inferiore era nettamente più sottile di quello attuale. Scommettiamo che c’è lo zampino dell’acido ialuronico….?

Chirurgia estetica: quale stagione scegliere?

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La chirurgia estetica è caratterizzata per essere completamente programmabile a differenza della maggioranza degli altri interventi chirurgici finalizzati a risolvere una patologia e di conseguenza legati all’andamento e la prevenzione dall’ aggravarsi della stessa.

Per gli interventi di chirurgia estetica si può invece decidere quando operarsi. Molti pazienti si preoccupano della stagione per decidere il momento migliore per l’operazione. È vero che la temperatura mite rende il post operatorio dell’intervento più “soft” ma oggigiorno tutti hanno l’aria condizionata. In paesi come il Brasile, dove fa caldo tutto l’anno, si eseguono centinaia di migliaia d’interventi chirurgici estetici ad ogni stagione.

Il miglior momento dell’anno per operarsi dipende invece da un altro fattore: avere la possibilità di passare il periodo post operatorio con il necessario riposo. La fase della guarigione è piuttosto importante per il raggiungimento del risultato ottimale. Alcuni specifici comportamenti sbagliati durante la convalescenza possono influenzare negativamente il risultato ed in maniera permanente. La prima dopo la mastoplastica additiva o la mastopessi è vietato muovere le braccia allontanando i gomiti dal corpo per permettere al tessuto mammario di guarire senza tensioni meccaniche. Il riposo post operatorio è fondamentale nella chirurgia estetica.

Qual è il miglior periodo per operarsi?

Il miglior periodo per sottoporsi ad un intervento di chirurgia estetica è quando si ha la possibilità di dedicare a se stessi il tempo necessario a vivere la rinascita estetica serenamente, osservando tutte le indicazioni post operatorie impartite dal chirurgo estetico. Non è una questione di stagione metereologica ma di disponibilità di tempo.
La mamma che si rimodella il seno dopo le gravidanze dovrà avere un supporto stabile per 2 settimane di qualcuno che aiuti con i bambini.

Monica Belluci – Mastoplastica additiva

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L’italianissima Monica Bellucci, divenuta francese d’adozione dopo il matrimonio con l’attore Vincent Cassel, con le sue curve è l’esempio della bellezza mediterranea. Il fisico morbido della Bellocci tutto curve e il suo sguardo intenso sono diventati i portabandiera italiani in pellicole cinematografiche internazionali.

L’attrice, che non ha mai nascosto i suoi 43 anni, potrebbe essere ricorsa però a qualche aiuto per mantenere (o addirittura migliorare) la propria avvenenza. Per esempio qualche differenza la si nota guardando la locandina di uno dei suoi primi film (L’apartement, 1996) e una recente immagine patinata dell’attrice.

Monica Belluci - Mastoplastica additiva

La sua avvenenza aumenta nel tempo forse aiutata anche dalla chirurgia estetica.
Con l’età la bella Monica sembra proprio essere più sollevata. Per ottenere questo splendido decolté l’attrice potrebbe essere ricorsa ad una mastoplastica additiva che ne ha riempito le forme aumentando la sensualità della splendida Monica.

Ma anche le labbra dell’attrice appaiono ora più piene. Un sorriso armonico che riempie il volto ottenuto magari grazie ad alcune iniezioni di filler.

Raquel Welch – Lifting viso

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Chirurgia estetica VipEcco qui un bel esempio di quanto la chirurgia estetica possa rendere la propria immagine bella e naturale.

Raquel Welch che si è sottoposta ad un intervento di lifting al viso realizzato con una tecnica ineccepibile ha ottenuto un risultato davvero apprezzabile. Infatti l’ attrice ha ormai più di 70 anni ed è sempre bella, oggi come allora.

Chirurgia estetica – Nina Moric – Viso

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Bellissima modella croata Nina Moric deve il suo successo al video di Ricky Martin “La vida Loca”. Le gambe lunghissime di Nina e il fisico perfetto hanno fatto impazzire milioni di persone che la vedevano ballare sulle note pazze del macho portoricano.

La modella dopo la fine della sua relazione con il fotografo Fabrizio Corona ha voluto fare qualche cambiamento al proprio look ricorrendo ad alcuni interventi di chirurgia  estetica. Guardando le due foto a confronto si può notare come la modella sia intervenuta sulle sopraciglia alzando lo sguardo, sugli zigomi per renderli più alti e pieni.

Nina Moric - Viso

Anche la bocca ha aumentato il proprio volume. Una sensualità ottenuta probabilmente grazie al silicone. Anche il profilo del volto potrebbe essere il risultato di un intervento di chirurgia estetica. Le guance risultano più sottili e il volto più delicato. Un cambiamento che potrebbe essere stato reso possibile da un lifting.

Chirurgia estetica negli USA

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I numeri degli interventi del 2015

Gli americani hanno speso durante l’anno 2015 13.5 miliardi di dollari in interventi di chirurgia estetica e trattamenti di medicina estetica. Tale cifra rispetto all’anno precedente è aumentata di 1.5 miliardi di dollari raggiungendo l’importo più alto della storia. Gli interventi di chirurgia estetica sono il 58% del totale della spesa mentre per la medicina estetica la spesa è del 42%.

Il numero degli interventi chirurgico nell’anno 2015 è aumentato del 7% con 1.912.468 procedure eseguite. I trattamenti non chirurgici sono aumentati del 22% a 10.879.909. Insieme il numero degli interventi e trattamenti è aumentato del 20% rispetto all’anno precedente.

L’ intervento chirurgico in assoluto più richiesto è stato la liposuzione con 396.048 interventi. Questo intervento è presente nei primi dieci interventi di tutti i paesi del mondo.

L’intervento di lipofilling (fat grafting) è entrato all’interno delle statistiche per la prima volta nella storia. Sono state eseguite 18.135 lipofilling al seno, 18.487 lipofilling ai glutei e 48.059 lipofilling al viso.

Gli interventi e trattamenti sono aumentati del 39% rispetto a 5 anni fa. Gli interventi chirurgici nello stesso periodo sono aumentati del 17% mentre i trattamenti sono cresciuti del 44%.

 

Gli interventi con trend maggiore

Gli interventi e trattamenti con maggiori incrementi sono:

  • Rassodamento non chirurgico +58%
  • Rimozione dei tatuaggi +39%
  • Microdermoabrasione +34%
  • Lifting dei glutei +32%
  • Riduzione del seno maschile +26%

I trattamenti infiltrativi come botulino e acido ialuronico sono cresciuti del 21%.

 

Sede degli interventi

Gli interventi chirurgici sono stati realizzati in:

  • ambulatorio chirurgico 61.9%
  • casa di cura 11.9%
  • day surgery 26%

Gli interventi più richiesti

  • Liposuzione 396.048
  • Mastoplastica additiva 305.856
  • Addominoplastica 180.717
  • Blefaroplastica 169.708
  • Mastopessi 148.867

Gli interventi più richiesti dalle donne

Liposuzione, mastoplastica additiva, addominoplastica e blefaroplastica e mastopessi. Gli interventi eseguiti sulle donne sono il 90.5% del totale.

Gli interventi più richiesti dagli uomini

Liposuzione, rinoplastica, blefaroplastica, ginecomastia e lifting del viso.

usa 2015

Sexy chirurgia estetica

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Ecco la chirurgia estetica che aumentano il tuo sex appeal

Labbra che chiamano baci, morbidezza di curve che ammiccano maliziose, seno voluttuoso, e fondo schiena alto e ben disegnato. I punti nevralgici della sensualità oggi possono avere una marcia in più. Ecco la chirurgia estetica che fa schizzare alle stelle il tuo …tasso di desiderabilità.

Mastoplastica additiva. Scollatura da pin-up in un giorno

Vuoi per i risultati sempre più naturali alla vista e…al tatto, vuoi per i tempi di recupero ridotti o ancora per la sicurezza dei materiali impiegati, l’aumento chirurgico del seno resta l’intervento preferito da migliaia di donne all’anno. Oggi, tra l’altro, la mastoplastica additiva è estremamente personalizzata, grazie alla vasta gamma di protesi e alle procedure adattate ad ogni singolo caso.

Leggi: Mastoplastica additiva

 

Filler alle labbra. Naturali e piene, senza chirurgia

La bocca è un organo fortemente espressivo e, in modo implicito, decisamente sexy. Non tutte le donne hanno però la fortuna di possedere labbra turgide e piene e, comunque, questa zona è soggetta ad invecchiamento precoce, con una particolare predisposizione allo svuotamento di volume e alla formazione di piccoli solchi. I filler riempitivi oggi impiegati nutrono profondamente e riempiono le labbra in modo naturale ed efficace, senza trauma, con semplici sedute di pochi minuti. Il tutto in sicurezza e…senza tempi di recupero postoperatorio.

Leggi: Filler, acido ialuronico

 

Liposcultura. Glutei torniti e addio cuscinetti

Non tutto il grasso deve essere tolto! Oggi la liposuzione è un concetto ormai sorpassato. Il futuro sta nella liposcultura, ovvero un’ottimale combinazione tra aspirazione degli eccessi adiposi e infiltrazione nelle aree prive di volume. Il caso tipico è quello della regione glutea: nel corso della stessa seduta chirurgica, vengono levigati i cuscinetti e il materiale estratto – opportunamente trattato – serve a donare rotondità al fondo schiena, spesso svuotato e poco tonico. I risultati? Addome e fianchi snelli e un fondo-schiena che attira gli sguardi!

Leggi: Liposuzione

 


La liposuzione parla al maschile

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Pancia scolpita e petto tonico grazie al bisturi. Vanità comanda e…anche lui risponde. Ma non è soltanto per un vezzo estetico che l’uomo chiede aiuto al chirurgo: spesso è la scelta della chirurgia plastica è dettata anche dall’imbarazzo, causato, ad esempio, dalla cosiddetta ginecomastia, un eccessivo rigonfiamento del torace che lo rende simile ad un seno femminile.

Se credete che siano soltanto donne quelle disposte a passare sotto i ferri per un rimodellamento estetico, vi sbagliate: su 100 persone che affidano la loro bellezza alla chirurgia, ben 30 sono uomini. La bellezza, infatti, non ha genere, né età: le cause fisiche e psicologiche che spingono l’altra metà del cielo a ricorrere all’esperienza del chirurgo, sono le stesse che spingono noi donne. “L’età media dei pazienti di sesso maschile – riferisce il dottor Carlo Alberto Pallaoro, specialista in chirurgia a Padova –  é difficile da determinare poiché le operazioni richieste si possono suddividere in due grossi filoni: da un lato ci sono gli interventi che correggono i segni del tempo; dall’altro lato invece ci sono gli interventi che correggono un difetto costituzionale, la cui decisione non dipende dall’età (il difetto é infatti presente sin dalla nascita) quanto da una decisione maturata con il tempo”.

Ma cosa chiede lui al chirurgo? La risposta non è così scontata come sembra. Oltre al –sempre più- diffuso trapianto di capelli, oltre alla “rinfrescata” all’immagine con i lifting e la blefaroplastica, assai diffusa tra i pazienti di chirurgia estetica è la richiesta di liposuzione. La più comune metodica di rimozione dell’adipe in eccesso, si declina al maschile, per una chirurgia…effetto palestra.

Problema numero uno: Il seno maschile

Un difetto estetico vissuto con sofferenza dall’uomo è la presenza di un torace che presenta un vistoso rigonfiamento dovuto a eccesso di grasso o anomalo sviluppo della ghiandola mammaria. Ci sono uomini che cercano di mascherare il problema con abiti larghi e altri che tentano di sconfiggerlo con sedute in palestra dedicate a esercizi mirati ai pettorali. Fatica sprecata, perché l’adipe localizzata in questa zona è davvero difficile da smaltire. E poi non è detto che si tratti soltanto di adipe: “La ginecomastia, questo il nome specifico del problema – riferisce il dottor Pallaoro – può presentarsi in due forme differenti. Quella più frequente è l’eccessiva concentrazione adiposa dovuta al soprappeso o ad un residuo di un rapido dimagrimento non omogeneo. Ma la vera ginecomastia è di carattere ghiandolare – continua il dottor Pallaoro – ovvero è determinata da un’anomala accentuazione della ghiandola mammaria dovuta a disturbi ormonali”. Il problema può essere causato anche da particolari farmaci quali i gastroprotettori o quelli prescritti nelle cure ormonali oncologiche. In questo caso il problema sparisce con la conclusione della terapia.

E allora cosa si può fare?

Lui dovrebbe rassegnarsi a vedersi con un seno femminile? “Niente affatto – risponde il dottor Carlo Alberto Pallaoro – Restituire più virilità al torace maschile è una questione di pochi minuti. Prima di procedere chirurgicamente, è indispensabile però valutare la causa dell’eccessiva protuberanza, in modo da poter individuare l’intervento più adatto a rimuoverla”. Il rimodellamento del torace maschile avviene in anestesia locale e non lascia cicatrici visibili in quanto le incisioni vengono praticate in punti “strategici”, per lo più nascosti alla vista.

Ecco come si interviene…

Se la causa del seno di lui è la concentrazione di grasso (propriamente si tratta di pseudo-ginecomastia), il rimodellamento del torace allora è semplicissimo: basta provvedere alla sua aspirazione, realizzata – in anestesia locale, accompagnata da sedazione – attraverso una sottilissima cannula collegata ad un aspiratore. La cannula viene introdotta attraverso delle microincisioni praticate, con il laser, attorno al capezzolo (sede periareolare), in modo da non lasciare segni visibili a guarigione avvenuta. La quantità di grasso da aspirare viene stabilita dal chirurgo, in considerazione anche del tipo di tessuti e della struttura fisica del soggetto, al fine di ottenere un armonioso rimodellamento del torace.

Nel caso in cui invece si tratti di ginecomastia determinata da un anomalo sviluppo della ghiandola mammaria, si dovrà intervenire chirurgicamente per rimuoverne l’eccesso. L’intervento di riduzione della ghiandola prevede brevi incisioni nella zona periareolare (questo per evitare la visibilità delle cicatrici). Il torace viene appiattito asportando il disco della ghiandola mammaria assieme all’eventuale tessuto adiposo in eccesso. L’intervento è di modesta entità, avviene in day surgery in anestesia locale accompagnata da sedazione profonda, per consentire al paziente di trascorrere tra le mura domestiche i primi giorni post chirurgia.

“Effetto palestra”

È questo l’obiettivo della liposcultura praticata sugli uomini. “Rimodellare l’adipe non significa solamente asportarlo – afferma il dottor Pallaoro – quanto piuttosto rendere armonici i volumi. Nel caso degli uomini, i depositi adiposi dei fianchi vengono rimossi, mentre la liposuzione dell’addome è studiata per far risaltare le fasce muscolari addominali”.

Problema numero due: La pancia

Un uomo su tre presenta un addome dismorfico: grasso localizzato, eccesso di cute e rilassamento sembrano infatti accanirsi soprattutto in questa particolare area del corpo. Gli adipociti, cellule dove vengono immagazzinati i grassi come “scorta”, nei maschi sono presenti soprattutto nella zona addominale, dando luogo alla conformazione fisica detta “a mela”. Uno scorretto stile di vita, come alimentazione disordinata, eccesso di alcool e sedentarietà, determina la localizzazione del grasso in questa zona.

Questo per quanto riguarda la sola presenza di grasso. L’aspetto cutaneo del ventre degenera invece quando i tessuti (a causa di un repentino dimagrimento o, semplicemente, dell’età) iniziano a rilassarsi. In questo secondo caso il consiglio chirurgico è il più impegnativo lifting addominale (addominoplastica).

Dire addio alla pancia: La lipoaspirazione di fianchi e addome

Per restituire una forma più sinuosa a fianchi ed addome la soluzione migliore é la lipoaspirazione, l’intervento in grado di rimuovere in pochi minuti l’eccesso di adipe localizzato. I risultati? “Ottimi – risponde il dottor Carlo Alberto Pallaoro – se la pelle é sufficientemente elastica”. Ciò potrebbe far pensare che solo le persone giovani possano ricorrere alla liposuzione ma in realtà un buon rimodellamento dell’addome attraverso la lipoaspirazione si può ottenere anche in persone di età avanzata se le caratteristiche della loro cute lo consentono.

Altro punto da chiarire é che la liposuzione non é un metodo dimagrante, nel senso che non occorre necessariamente essere grassi per sottoporsi a questa tecnica. Anche una persona magra può presentare strati di grasso sotto cute e, anzi, l’inestetismo risulta più evidente in caso di magrezza proprio perché é “localizzato”  e non distribuito omogeneamente. Ma come si procede? Attraverso l’aspirazione del grasso in eccesso, eseguita per mezzo di una sottile cannula collegata ad un aspiratore esterno. La quantità di grasso da rimuovere, precedentemente stabilita dal chirurgo, é un elemento importante per la buona riuscita dell’intervento: non basta cioè asportarne solo l’esubero, ma valutarne i giusti volumi e la giusta distribuzione perché il rimodellamento risulti alla fine naturale. L’evoluzione tecnologica consente oggi di intervenire in anestesia locale senza necessità di ricovero. Oltre ad una chirurgia in giornata, i vantaggi della moderna lipoaspirazione sono altri, a cominciare dalla qualità delle incisioni (di un paio di millimetri) e dalla non visibilità delle cicatrici. Per l’asportazione del grasso fino alla regione dei fianchi e fino a sopra l’ombelico viene praticato un minuscolo foro nella zona del pube. La procedura avviene in pochi minuti e prevede come unica medicazione alcuni punti di sutura ed un bendaggio compressivo dell’addome da rimuoversi dopo circa una settimana.

Uomo virile virile…

Normalmente, nel corso di una lipoaspirazione fianchi/addome maschile, viene praticata anche una lipoaspirazione del pube, in modo da mettere maggiormente in risalto il membro maschile, apparentemente “rimpicciolito” perché inglobato dall’eccesso di grasso.

Rinoscultura: Rinoplastica armonica

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Rinoscultura: Per non andare “a naso”

Le tecniche chirurgiche per il rimodellamento del naso oggi sono evolute al punto da non lasciare alcuna traccia antiestetica. Ma decidere per un naso nuovo è un’operazione che va ponderata a fondo con un chirurgo che sappia disegnare un intervento ad hoc. Perché la diversità di ciascuno va rispettata anche con un naso…su misura.

Rinoplastica armonicaIl naso riveste un posto d’onore nella posizione degli elementi del volto umano. È la parte più sporgente della testa, posto proprio tra gli organi di maggiore comunicatività: gli occhi e la bocca, quindi è impossibile non vederlo e a nulla valgono acconciature o make up per dissimularne i difetti.

Eppure è davvero difficile fare l’identikit del naso perfetto e così come un bel naso rischia di non essere assolutamente notato, un naso dismorfico salta immediatamente all’occhio, offuscando la bellezza e l’espressività di un viso magari interessante. Questo perché “un naso che si definisce bello è il naso che sparisce”, commenta il dottor Carlo Alberto Pallaoro, specialista in chirurgia plastica a Padova: “quest’organo non deve attirare l’attenzione distogliendola da occhi e bocca, ma deve fondersi armoniosamente nei tratti dell’intero viso, addirittura dell’intera persona, con corpo e carattere”.
La scelta del nuovo naso, perciò, per non rivelarsi un clamoroso errore che “puzza di rifatto”, non può prescindere dallo studio peculiare delle caratteristiche corporee e caratteriali del paziente e, in modo particolare, dei diversi parametri del viso. Già Leonardo teorizzava alcune regole razionali della bellezza del volto umano: con la persona vista di fronte, la posizione degli occhi dovrebbe trovarsi alla metà esatta dell’altezza della testa, la larghezza della bocca non dovrebbe superare la distanza tra le iridi e il naso, per essere giudicato bello, dovrebbe rientrare nei limiti di lunghezza pari ad un terzo dell’altezza del viso, così come gli altri due piani (il mento e la fronte).

Questi parametri puramente matematici possono dare un’indicazione di massima, ma fondamentale è l’esperienza di un bravo chirurgo data dall’osservazione delle caratteristiche fisiche del paziente, come la qualità dei tessuti e la particolarità della dismorfia. “Non è detto infatti che una rinoplastica debba necessariamente interessare tutte le componenti del naso: parti ossee, cartilaginee, mucose e cutanee. L’intervento può essere studiato e realizzato in versione mini, o localizzata al singolo problema”.

La rinoplastica infatti può risolvere i difetti congeniti o acquisiti (in seguito a incidenti, ad esempio) del naso e del setto nasale. “È possibile intervenire per correggere la lunghezza del naso, la curva del dorso, cioè il cosiddetto gibbo, l’ampiezza e la forma delle narici o della columella ed è possibile modificarne la punta, correggendone dimensione e proiezione. La rinoplastica risolve inoltre eventuali problemi legati alla respirazione, se questi sono dovuti ad un problema di deviazione del setto”. Per ciascuna singola dismorfia, assicura il dottor Pallaoro, viene studiata la procedura adeguata.

Lo studio preliminare della rinoplastica

Uomo o donna? Carattere deciso o affabile? Volto dolce o volitivo? Corporatura esile o robusta? Tessuti spessi o sottili? Sono queste solo alcune delle valutazioni che il chirurgo svolge nel corso della visita preliminare per lo studio della rinoplastica di nuova concezione. “È l’indagine a 360° sulla persona fisica e caratteriale che guida la scelta del tipo di intervento – afferma il dottor Carlo Alberto Pallaoro – è quasi una commistione tra gusto e scienza, una sorta di creazione scultorea”.

In effetti, l’appellativo “naso rifatto” nasce in tono dispregiativo nei confronti dei nasi tutti simili che si potevano riconoscere fino a non molto tempo fa (a volte tuttora!) frutto di chi non soppesa adeguatamente ogni aspetto della persona, ma realizza quasi “in serie” una procedura standard. E in questo modo standard sarà anche il risultato finale. “Chi apprezzerebbe un nasino alla francese su un uomo dal carattere deciso? Oppure una morbida curva all’insù in un volto spigoloso? Ecco perché, al di là dei parametri di armonia geometrica, è necessario considerare il complesso della struttura fisica e psicologica di chi ci si trova di fronte”.

Ecco la rinoplastica senza cicatrici

La rinoplastica di nuova generazione viene realizzata nell’arco di un’ora e non necessita di ricovero ospedaliero, ma una permanenza nella struttura di circa 6 ore. Tutto ciò grazie alla particolare procedura anestesiologica che consente un intervento in regime di day hospital e alle particolarità delle tecniche chirurgiche che, essendo state stabilite in anticipo sulle caratteristiche del paziente, vengono adattate alle specifiche esigenze, senza necessità di un intervento “a cielo aperto” (che lascerebbe inevitabilmente cicatrici visibili) ma intervenendo esclusivamente dall’interno delle narici, in modo da non lasciare alcun segno visibile della chirurgia.

L’atto chirurgico inizia dopo la somministrazione endovenosa di un sedativo e successivamente dell’anestesia in loco. “Con le infiltrazioni di anestetico – spiega il chirurgo – viene infiltrato anche un farmaco vasocostrittore, in modo da ridurre al minimo il sanguinamento nel corso dell’intervento”. Successivamente è possibile procedere alla correzione da eseguire. “Se la dismorfia interessa la parte ossea, ovvero il naso si presenta gibboso, si asporta la porzione in eccedenza e si crea in questo modo il nuovo profilo. Nel corso dello stesso intervento possono essere corrette anche la punta e le cartilagini alari, in modo da ricreare un profilo naturale e armonioso”. L’intervento si conclude con le suture interne e l’applicazione di una specifica mascherina che favorirà la corretta guarigione. Le medicazioni successive, come il cambio della mascherina, andranno eseguite a distanza di una settimana dall’intervento, secondo le indicazioni del chirurgo. Essendo la parte molto irrorata dai piccoli vasi sanguigni, bisognerà pazientare per apprezzare la forma definitiva del naso, ma già in capo ad un paio di settimane il gonfiore sarà notevolmente ridotto e non si noterà più l’intervento del chirurgo, ma solo una nuova armonia nel viso. Le normali attività potranno essere gradualmente riprese dopo 12 giorni, facendo attenzione a non compiere movimenti bruschi o sforzi eccessivi.

Gli esiti di una rinoplastica sono davvero entusiasmanti, se sono state eseguite con dovizia gli studi preliminari del nuovo profilo. Questo è uno dei pochi interventi di chirurgia estetica in cui il risultato resta pressocchè definitivo: un naso rimodellato ad arte migliora tutto il volto, “sparendo” e lasciando il primato d’espressività agli organi di comunicazione, come occhi e bocca. “Spesso chi si sottopone ad una rinoplastica è una persona stanca di essere identificata e ricordata per il suo difetto. Dopo l’intervento riacquista fiducia nella propria immagine e di conseguenza affronta in maniera più positiva e grintosa le relazioni sociali”.

Un bel naso deve fondersi in armonia con i tratti del viso e dell’intera corporatura del paziente. Addirittura il carattere può incidere sulla scelta del rimodellamento chirurgico.

Il naso considerato bello è senz’altro armonioso solo se considerato nel complesso delle architetture del viso, senza risultare troppo particolare e senza essere vistoso. “Il bel naso – afferma il dottor Pallaoro – è il naso che non si nota. L’attenzione, nel viso, deve andare a occhi e bocca”.

Chirurgia estetica in un weekend

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Weekend Lifting

I tempi sono da beauty-farm. Ma i benefici durano nel tempo. È il programma chirurgico personalizzato per regalare al viso una nuova freschezza e un nuovo dinamismo: tre giorni per eliminare 10 anni dai lineamenti.

Oggi è possibile, grazie ad alcuni accorgimenti tecnici e chirurgici, studiare un programma di ringiovanimento completo che dia già dopo pochissimi giorni i primi risultati visibili, e prenda in considerazione in maniera versatile le diverse esigenze di ciascuno, pur evitando i lunghi decorsi post operatori di un tempo.

IL PRIMO GIORNO

“Il primissimo passo per pianificare la combinazione di interventi che daranno nuova giovinezza al volto è lo studio dei parametri facciali”, espone il dottor Pallaoro. Verranno valutati essenzialmente tre fattori: la proporzione dei diversi piani che compongono il viso (fronte-occhi, naso-zigomi, bocca-mento-collo), la compattezza della pelle e il suo grado di rilassamento, e la presenza o meno di accumuli adiposi.

In base alle dismorfie riscontrate, alle esigenze della persona e alle reali possibilità chirurgiche, viene stilato il programma d’intervento. Generalmente, pensando a ringiovanire il proprio viso, molte pazienti alludono al tradizionale lifting facciale, ma le combinazioni chirurgiche possono essere svariate; continua il dottor Pallaoro: “Ci si può concentrare solo sul primo terzo del viso, combinando un mini lifting temporale ad una blefaroplastica, ad esempio”, quindi il risultato sarebbe un “restyling” della zona occhi, “oppure, unitamente ad una liposuzione del collo per far sparire il doppio mento, è possibile abbinare un ringiovanimento delle guance mediante infiltrazioni di acido ialuronico.

Altrimenti ancora si studia un approccio globale”.

L’idoneità del paziente alla Chirurgia Estetica e all’anestesia è attentamente valutata sulla base dell’anamnesi medica e sugli esiti degli esami d’accertamento prescritti.

IL SECONDO GIORNO

Terminata la fase di studio, ovviamente si passa alla fase operativa. Tutti gli interventi del piano operatorio concordato verranno svolti in giornata, cioè senza ricovero ospedaliero, perché il tipo di anestesia utilizzato e le incisioni minime permettono un veloce recupero post operatorio, senza che vi sia necessità di degenza.

Il paziente ritenuto idoneo alla chirurgia estetica può così concretizzare il suo cambio d’immagine in appena una seduta chirurgica, in massima tutela e salute.

IL TERZO GIORNO

Grazie alle più attuali tecniche operatorie e alla grande perizia degli specialisti della Pallaoro Medical Laser, il paziente può trascorrere la prima notte dopo l’intervento in una struttura ricettiva nei pressi della clinica, in assoluta intimità. In tal modo, il giorno seguente, prima di fare ritorno a casa, può sottoporsi alla medicazione e ricevere tutti i consigli per riprendere al più presto le normali attività.

Il ritorno al sociale potrà avvenire in breve tempo. “I tempi sono variabili in funzione dell’estensione e della complessità dell’intervento. Per alcune procedure, non essendo state realizzate in anestesia generale, sarà possibile tornare alla quotidianità anche dopo tre giorni, ovviamente evitando ogni stress e fatica”.

Chirurgia laser per l’estetica delle palpebre

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CHIRURGIA LASER: OCCHI VIVACI IN 30 MINUTI!

Dimentica borse e palpebre cadenti, oggi bastano pochi minuti per ottenere uno sguardo aperto e luminoso. Perché nella bellezza anche …l’occhio vuole la sua parte!

Il taglio dell’occhio, la forma delle sopracciglia, la presenza o meno di rughe ci fanno capire molto sul vissuto degli altri, gioie, dolori, autostima, entusiasmo, ambizioni…

Blefaroplastica e anatomia occhio

Ricordiamoci che come noi possiamo leggere negli altri questi segnali, accade anche l’inverso. Che idea vogliamo dare di noi? Uno sguardo stanco e delle palpebre affaticate e pesanti non trasmettono certo vitalità! La soluzione è a portata di mano e ritrovare sul proprio volto un’espressione luminosa e giovane è possibile grazie alla blefaroplastica. Oggi grazie al laser si esegue in pochi minuti senza il disagio del ricovero, per tornare a guardare il mondo…con occhi nuovi!

 

 

LA BLEFAROPLASTICA LASER

Mini-invasiva e di notevole effetto estetico sia per donne che per uomini, la blefaroplastica laser

richiede una seduta chirurgica di una trentina di minuti. Il laser CO2 pulsato interviene in maniera mirata e molto precisa senza lasciare cicatrici evidenti, e senza ledere minimamente l’occhio. “Pur trattandosi di una tecnica ambulatoriale e mini-invasiva – chiarisce il dottor Carlo Alberto Pallaoro, specialista in chirurgia plastica a Padova-é necessario comunque sottoporsi ad un’adeguata indagine clinica preliminare per accertare il buono stato di salute generale”.Il ringiovanimento/rimodellamentodegli occhi è ovviamente una tecnica che va programmata “su misura”, tenendo conto non solo degli specifici inestetismi, ma valutando anche altri parametri facciali, come la forma del viso e delle labbra e il grado di invecchiamento dei tessuti. Spesso infatti si integra l’intervento con altre tecniche di face rejuvenation, le più comuni il lifting del sopracciglio, per dare più interesse e sensualità alla zona occhi e alzare sopracciglia spioventi, o il peeling laser, che leviga e ringiovanisce la pelle.

 

 

LE FASI CHIRURGICHE

L’intervento avviene in anestesia locale accompagnata da sedazione, “quindi il paziente può fare ritorno alle mura domestiche il giorno stesso dell’intervento, senza che ci sia necessità di ricovero” sottolinea il dottor Pallaoro.

La blefaroplastica laser viene realizzata rimovendo una piccola ellisse cutanea dalla palpebra mobile superiore o sulla palpebra inferiore (o su entrambe, per una blefaroplastica completa) facendo coincidere la sutura esattamente lungo la naturale piega palpebrale. Viene eliminato anche l’eventuale grasso superfluo, in genere presente quando si notano le tipiche “borse”. Dopo 4 giorni già si rimuovono le medicazioni in sicurezza grazie alla precisione della chirurgia laser.

 

TECNICA “INVISIBILE”

“La particolare metodica chirurgica, che fa coincidere le incisioni perché le suture si trovino lungo le pieghe naturali, unitamente alle caratteristiche tessutali della zona – puntualizza il dottor Pallaoro – fanno sì che già in capo ad una settimana il paziente di blefaroplastica possa tornare alla vita sociale di sempre, al massimo coprendo le sottilissime linee rosse con un velo di correttore”. Dopo tre settimane l’azione del chirurgo sfuggirà anche allo sguardo più attento!

 

OCCHI. QUESTI I DIFETTI

La pelle delle palpebre è molto sottile e scarsa di fibre e collagene, peculiarità che la porta ad un precoce invecchiamento (ma che, d’altro canto, rende anche invisibili le cicatrici). Il rilassamento palpebrale (ptosi) può arrivare a far scendere la palpebra fino a coprire le ciglia, impedendo anche una corretta visuale. Se anche il muscolo e i tessuti più prossimi alla palpebra si rilassano, si caratterizza il tipicoocchio incavato, che fa risaltare la sporgenza dell’occhio.

Altro tratto caratteristico di uno sguardo invecchiato sono le zampe di gallina, provocate dalla mimica e dal fotoinvecchiamento.

Anche le borse sotto gli occhi sono un comune inestetismo degli occhi: la loro formazione non è sempre legata all’età, quanto piuttosto all’ereditarietà. Diversamente invece le sottili rughe che segnano le palpebre superiori e inferiori: queste trovano la loro causa in una scarsa idratazione locale.

 

 

UNO SGUARDO APERTO

“Non è detto che a richiedere la blefaroplastica siano solo soggetti avanti negli anni -commenta il dottor Carlo Alberto Pallaoro, specialista in chirurgia plastica a Padova – anche le persone giovani possono avere problemi di palpebre “pesanti”, rughe e occhi rimpiccioliti”. In questo caso,l’abbassamento delle palpebre è in parte una caratteristica genetica. L’intervento ha reso lo sguardo di questa ragazza più interessante e sensuale con la semplice correzione della palpebra superiore. Come si può notare, le cicatrici della blefaroplastica eseguita con il laser ad anidride carbonica sono invisibili.

AMPLIARE IL CAMPO VISIVO

Le motivazioni che rendono necessario il ricorso alla blefaroplastica possono andare anche oltre la mera sfera estetica. Spesso è l’oculista che consiglia questo tipo di intervento, cioè quando il rilassamento della palpebra superiore comporta un restringimento del campo visivo. Di conseguenza, lo sguardo si trova costantemente sotto sforzo rendendo così più frequenti problemi come arrossamento o irritazione dell’occhio.

BLEFAROPLASTICA “ETNICA”

Molti pazienti che si affidano alla chirurgia laser per ravvivare lo sguardo non desiderano ringiovanire il proprio aspetto, ma semplicemente correggere una caratteristica non gradita, come una forma tondeggiante dell’occhio o una peculiarità etnica. “Nel caratteristico occhio a mandorla degli orientali – chiarisce il dottor Pallaoro – la pelle compresa tra il sopracciglio e le ciglia forma un piano quali verticale e privo di curvatura. Negli ultimi tempi si sta registrando un considerevole aumento delle richieste di blefaroplastica da parte di soggetti asiatici che desiderano occidentalizzare lo sguardo”.

Calvizie: Oltre 60 anni dal primo trapianto di capelli

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Nei più moderni sistemi per sconfiggere la calvizie si punta oggi all’innesto capello per capello e si spera in futuro nella clonazione dei capelli

Sono passati 50 anni da quando il chirurgo Norman Orentreich, nel 1953, negli Usa, fece il primo trapianto di capelli. Tecnicamente fu un successo. Era stata trapiantata un’ isoletta di capelli dalla zona donatrice all’area calva.

Allora sembrava impossibile che i bulbi attecchissero e invece l’esperimento riuscì. Ma i capelli spuntavano a ciuffetti ed il risultato estetico era poco naturale. Rimaneva, però, un ulteriore obiettivo: il trapianto capello per capello. Oggi la tecnica mono-bulbare si è affermata ovunque, soppiantando le vecchie, antiestetiche ”isolette”. Da una striscia di cuoio capelluto si ricavano fino a 2000 micro-innesti, da uno, due, tre capelli che vengono trapiantati sulla linea frontale, con risultati di assoluta naturalezza.

Oggi, solo nell’ Unione Europea, i calvi sono 30 milioni e un esercito di sessantamila uomini ogni anno si sottopone all’auto trapianto. Nel 1995 gli uomini che si sottoponevano a trapianto erano la metà. Nel 2005 saranno il doppio e l’Europa raggiungerà la media degli Stati Uniti, dove il trapianto di capelli è da tempo chirurgia di massa.

A Roma si è appena svolto il Congresso mondiale di chirurgia della calvizie. Per i calvi il futuro riserva la speranza dei bulbi clonati, ma per chi si opera oggi l’informatica offre già la possibilità di pianificare, prima di entrare in sala operatoria, l’intervento ”capello per capello”. Il computer ha razionalizzato le procedure, pianificando il numero di capelli trapiantati per centimetro quadrato e restituendo un nuovo look, anche dopo anni di completa calvizie. Bastano 3-4 ore per trapiantare tre-quattromila capelli.

”Un calvo perde in media 20-30.000 capelli, mentre se ne possono prelevare solo 10-15.000, che devono pertanto essere ridistribuiti in maniera oculata. Questo limite cadrà entro il 2020, quando da un solo bulbo si potranno coltivare in vitro i 30.000 necessari al completo reintegro: a quel punto la calvizie sarà sconfitta per sempre.

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